Il Documento di trasporto, Ddt, ha sostituito a partire dal 1996 la vecchia bolla di accompagnamento e consiste in un adempimento normativo richiesto nel caso di movimentazione di merce tra un luogo e l’altro, indipendentemente dalla finalità e indipendentemente dalle parti tra le quali avviene il trasporto.
Può accadere che il trasporto riguardi prodotti trasferiti tra due sedi della medesima azienda e, quindi, non per ragioni legate alla vendita. Il Ddt ha formato libero, ovvero non richiede necessariamente un modulo prestabilito, anche se per ragioni di praticità si consiglia di scaricare il modello DDT che più si addice alla propria situazione e di seguirne l’impostazione, in modo da evitare dimenticanze, errori e disguidi vari.
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Come Funziona il Conto Visione
In genere, quando una partita di merce viene trasportata tra due luoghi, si suole pensare che essa sia destinata alla vendita, ovvero che sia uscita dal magazzino del venditore per essere portata presso la sede dell’acquirente. Si tratta solo di una delle tante causali possibili, la normativa richiede che il mittente compili tanti moduli quanti siano le causali legati al trasporto di merci con un’unica spedizione. In sostanza, può essere che 100 sacchi di farina vengano trasportati dalla società Alfa alla società Beta, ma solo 70 relativi alla vendita, altri 30 in conto visione. Dunque, il responsabile della fatturazione per Beta deve compilare due moduli, perché due sono le causali, nonostante la spedizione sia unica.
Abbiamo appena citato il caso di una spedizione di merce in conto visione. Vediamo in cosa consiste. Si tratta di una fattispecie per la quale il trasferimento della proprietà è successivo a quello della consegna, in quanto viene procrastinato al verificarsi di determinate condizioni pattuite tra le parti. In sostanza, il contratto traslativo si perfeziona con la visione dei beni da parte del destinatario della consegna, in modo che abbia modo di valutare se essi corrispondono effettivamente alle qualità e quantità che erano state concordate con il mittente. Dopo l’accettazione, scatta la vendita, che non è, pertanto, certa nel momento in cui la merce esce dal magazzino della società che effettua la spedizione.
Ne consegue che una vendita in conto visione o anche detta con riserva di gradimento debba formalmente distinguersi da una cessione già avvenuta prima della consegna stessa. Siamo in un caso, cioè, nel quale chi spedisce la merce non è certo che sarà effettivamente acquistata nel momento in cui avverrà la consegna, ragione per cui potrebbero sorgere problemi formali all’atto di eventuali controlli, in quanto non vi sarebbe certezza giuridica del tipo di contratto avvenuto tra le parti in assenza di un documento che attesti la subordinazione della cessione all’accettazione del destinatario. Dunque, il Ddt serve per chiarire che la vendita avverrà solo dopo che il destinatario, avvenuta la consegna, accetterà la merce, avendola valutata positivamente sulla base delle condizioni pattuite tra le parti.
Ai fini IVA, l’art.6 del D.P.R. n.633/1972 stabilisce che le cessioni di beni si considerano effettuate nel momento della consegna o spedizione se riguardano beni mobili. Tuttavia, le cessioni i cui effettivi traslativi o costitutivi si producono posteriormente si considerano effettuate nel momento in cui si producono tali effetti e comunque, se riguardano beni mobili, dopo il ricorso di un anno dalla consegna o spedizione.
Ai fini del pagamento delle imposte, invece, l’art.109 del T.U.I.R. sancisce che i ricavi e le spese si considerano concorrere alla formazione del reddito nell’esercizio di competenza e che, a tale riguardo, i ricavi e le spese di acquisizione si considerano rispettivamente conseguiti e sostenute alla data di consegna o di spedizione del bene mobile, ovvero se successiva, alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà.
Come Compilare il DDT per Conto Visione
Tornando al Ddt, esso richiede la compilazione di parti obbligatorie, che restano sempre le stesse. Bisogna inserire il numero di partita IVA del cedente o venditore, quello della società acquirente o destinataria della merce, il numero e la data del documento, la descrizione dei beni oggetto del trasporto, l’indicazione della quantità dei beni, le generalità del vettore, il numero dei colli e il loro peso, la data di spedizione della merce, la causale.
Di solito, i dati relativi alle generalità del mittente possono essere inseriti tramite l’apposizione del timbro in alto sul documento. Allo stesso tempo, se la merce trasportata è particolare, si pensi al carburante, sono richieste informazioni più dettagliate sul vettore, tra cui il numero di patente e il domicilio. In definitiva, se il cliente accetta la merce, il venditore deve emettere relativa fattura per l’avvenuta cessione, la quale sarà obbligatoria entro l’anno dalla data della consegna senza rifiuto.